Igiene alimentare e controlli: quali gli obblighi del datore di lavoro?
La filiera produttiva e l'igiene alimentare

Il datore di lavoro è una figura centrale nell’azienda e nello specifico delle industrie alimentari ha particolari obblighi e responsabilità.

Un’industria alimentare che effettua l’autocontrollo deve provvedere autonomamente ad una serie di verifiche e controlli, ad esempio le analisi che vengono fatte sugli alimenti trattati o distribuiti dall’azienda devono essere condotti obbligatoriamente presso laboratori di analisi autorizzati dalla Regione e i risultati vengono presentati alle autorità competenti in caso di controlli.

Tutte le spese previste per l’autocontrollo alimentare sono quindi a carico del datore di lavoro che ha appunto l’obbligo di provvedere a tutti i controlli necessari per garantire la salubrità del prodotto e di conseguenza tutelare la salute del consumatore.
Le spese per la formazione e l’attestato HACCP dei dipendenti non rientrano tra gli obblighi del datore di lavoro ma risultano a carico degli stessi lavoratori, anche se è buona norma che il datore si prenda carico di tali spese.

In generale, rispetto all’autocontrollo e all’igiene alimentare dell’azienda, il datore di lavoro ha facoltà di spesa e l’obbligo di vigilare sul corretto svolgimento delle attività.
Rappresenta perciò una figura cardine per la sicurezza alimentare dell’impresa assieme ad un’altra importante figura, quella del responsabile dell’industria alimentare, che può essere lo stesso titolare dell’azienda o comunque qualcuno nominato dal datore di lavoro.

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